Una cosa che quasi nessuno sa riguardo alla carta “le Mat” è che non significa il Matto

Anche se leggi i Tarocchi da parecchi anni quanto sto per dirti potrebbe essere per te una novità.
La scritta “le Mat” posta sotto alla figura del matto non ha il significato di matto.
La dicitura, inoltre, contiene importanti significati che risultano essere indispensabili per arrivare ad avere un’interpretazione corretta e completa della lama.
Prima di analizzare nel dettaglio la questione è importante avere chiara anche un’altra tema di fondamentale importanza che riguarda il Tarot nel suo complesso.
Per ogni lama vi sono sempre due livelli di significati che è necessario tenere in considerazione per poter procedere con una lettura corretta della stesa.
Ogni Arcano può rappresentare un personaggio concreto che si muove nella vita reale oppure essere considerato come Archetipo e quindi come portatore di un significato universale che riveste una sua importanza per il consultante.

Jung teorizzò che l’inconscio di un individuo abbia già presente dentro di sé delle impostazioni psichiche innate, le quali vengono trasmesse in modo ereditario.
Tali impostazioni sono immagini e concetti mentali collettivi, vanno a formare l’inconscio collettivo e sono detti Archetipi.
Durante l’interpretazione di una stesa quindi è necessario tener sempre presente il seguente concetto.
Ogni Arcano può essere analizzato sia come persona reale sia come forza archetipale che si muove nel campo energetico del consultante.
Jung teorizzò che l’inconscio di un individuo abbia già presente dentro di sé delle impostazioni psichiche innate, le quali vengono trasmesse in modo ereditario.
Tali impostazioni sono immagini e concetti mentali collettive, vanno a formare l’inconscio collettivo e sono detti Archetipi.
Durante l’interpretazione di una stesa quindi è necessario tener sempre presente che ogni Arcano può essere quindi analizzato sia come persona reale sia come forza archetipale che si muove nel campo energetico del consultante.

Andiamo ora ad analizzare nello specifico la carta dal Matto.
A livello di rappresentazione il personaggio rappresentato delinea sicuramente una persona un po’ bizzarra, particolare, piena di inventiva e di forza vitale, che è necessario incanalare perché possa essere direzionata verso atteggiamenti propositivi e costruttivi. Il Matto, nel suo vestiario, ricorda anche il giullare medioevale e come questo può portare allegria e verità nella vita del consultante.
Per comprendere con maggiore precisione la lama e andare a un livello di conoscenza e interpretazione più profondo è importante tener conto anche dei codici segreti, dei simboli contenuti nella lama e che se compresi e decodificati possono integrare significati inaspettati.
Questi simboli presenti all’interno dei Tarocchi spesso derivano da una codifica egizia, dalla simbologia gnostica e massonica. Per quanto riguarda la connessione con il mondo dell’Antico Egitto in particolare, all’interno di alcune carte, ritroviamo simbologie che rimandano con estrema precisione a determinate divinità. Solitamente questi rinvii avvengono attraverso la presenza di due elementi che vanno ad accostarsi tra di loro e a formare così un rimando molto preciso.
della simultaneità di due fenomeni”.Nella carta del Matto troviamo due simboli molto evidenti, l’uomo e il cane e questi insieme rimandano alla divinità di Anubi, il signore dei Morti.
Nel mito di Osiride Anubi ha il compito di aiutare Iside durante l’imbalsamazione del compagno Osiride e di conservarne gli organi. A seguito di questo mito Anubi veniva identificato proprio come il patrono degli imbalsamatori, gli addetti alla mummificazione dei corpi nell’Antico Egitto. Questo era un compito molto delicato e importante, essendo che era proprio l’integrità del corpo che garantiva il proseguimento della vita nell’Aldilà.
Anubi aveva inoltre un altro importante compito, quello di far transitare l’anima dal regno dei vivi al regno dei morti. In alcuni papiri o bassorilievi il dio viene proprio rappresentato accanto al defunto nel momento in cui è ottemperato il rito della psicostasia, della pesatura dell’anima da parte di Maat.
Dall’analisi di tutti questi elementi possiamo affermare che, a livello archetipale, la carta del Matto rimanda al viaggio nel regno dei morti.

Ad avvallare questa ipotesi entra in gioco anche il nome. La carta del Matto nei Tarocchi marsigliesi è detta “LE MAT”. In lingua francese, tuttavia, la traduzione “Matto” non corrisponde a “Mat” ma a “Fou”, folle. “Mat”deriva probabilmente dalla lingua iraniana e in particolare dalla radice Mat. Il termine utilizzato nel mondo degli scacchi, “scacco matto”, deriva proprio dalla frase iraniana “Shah Mat” che ha il significato di “il re è morto”. La radice “mat” connessa all’idea di uccisione e morte è presente anche nella derivazione spagnola di “matar”, uccidere e nel termine italiano “mattatoio”.
Possiamo quindi affermare che la carta del Matto contiene in sé il significato di Morte e integrare nell’interpretazione di questa lama altri significati.
Principalmente si trattta di una morte intesa in senso metaforico.
Il “Matto” mi porta a lasciar andare una o più parti di me che non sento più congeniali al mio modo di vivere o di essere a livello attuale. Spesso per arrivare a una realizzazione personale e spirituale è necessario lasciare andare vecchi concetti, paure e modi di essere che hanno avuto sicuramente un ruolo di protezione in passato ma che non risuonano più con il nuovo modo di essere e ne ostacolano la sua espressione.
Il Matto tende a una realizzazione nella dimensione spirituale. I suoi occhi sono puntati verso il cielo, verso il Mondo.
A livello archetipale questa lama ci parla del non accontentarsi più del vivere a livello materiale, ci comunica il desiderio di conoscere le dimensioni più sottili dell’essere e del lasciarsi trasformare.
L’Arcano del Matto, nel significato di Morte, rappresenta quindi il passaggio ad un livello di consapevolezza diverso, a una trasformazione che può avvenire solo attraverso il lasciare andare vecchi blocchi emotivi ed energetici che ancora impediscono la completa espressione del Sé.
Possiamo affermare inoltre che il Matto possa essere visto, a livello archetipale, come la personificazione della tua guida interiore.
L’energia del Matto ti porta a non avere più attaccamenti nei confronti della vita, ti guida a sperimentare il senso di divina presenza in ogni momento e a smettere di giudicarti per gli errori commessi in passato comprendendo che tutto è sperimentazione e crescita. L’Arcano 13 porta un’energia più dirompente, più severa, più definitiva.
Con il Matto si possono lasciare andare i propri condizionamenti con autoironia e con leggerezza.
Anche il fatto che la carta non abbia il numero rimanda al suo essere così speciale.
Il Matto è l’iniziato, è colui che muore a se stesso per intraprendere il viaggio alla ricerca del Santo Graal.
In questo percorso può portare con sé solamente un piccolo fagotto, le esperienze che ha fatto nella sua vita e che sono per lui nutrimento e sostegno. È importante saper selezionare ciò che è importante da ciò che non lo è e portare con sé, nel viaggio della vita, solo le esperienze realmente importanti per il proprio sviluppo interiore.